La distanza della maratona non venne subito standardizzata e fino alla maratona olimpica del 1924 essa ebbe diverse variazioni, comprese tra i 40 e i 42,75 chilometri. Nei primi anni la distanza della maratona era di circa 40 km, cioè la distanza tra Maratona ed Atene. La maratona olimpica del 1908, svolta a Londra, doveva originariamente partire dal Castello di Windsor e finire allo Stadio Olimpico, con un percorso di 26 miglia esatte (pari a circa 41.843 metri) a cui gli organizzatori aggiunsero 385 iarde (ossia circa 352 metri), in modo da porre la linea di arrivo davanti al palco reale. La distanza risultante fu in tal modo di 42.195 metri; tale distanza, dopo le successive edizioni dei Giochi del 1912 a Stoccolma e del 1920 ad Anversa, venne ufficialmente adottata nel 1921 dalla federazione mondiale di atletica e divenne ufficiale a partire dai successivi Giochi di Parigi del 1924.


 

Tuesday 12 April 2011

Telefonia "mobile"

Su Runkeeper -> Lo sprint del cellulare

Avendo completamente stravolto il programma di allenamento nei giorni, oggi avevo pensato bene di riposare... ma avevo fatto i conti senza l'oste, o meglio senza il cellulare!

Stavo rientrando dal lavoro in autobus. A metà strada mi addormento mentre sto leggendo, ovviamente. Mi telefona Cecilia. Rispondo, parlo, attacco, ricasco nel dormiveglia tipico dei pendolari... 'na tristezza! Mi risveglia una frenata del bus, è la mia fermata! Prendo giacca e zaino al volo e mi fiondo al piano di sotto per scendere. Ci riesco. Mi avvio felice verso casa a piedi, sono poche centinaia di metri. Mi sistemo le cose, cerco il cellulare. Il cellulare non c'è. L'avrò messo nello zaino. Apro lo zaino, ancora nessuna traccia. Strano. Poi alzo gli occhi e vedo la sagoma dell'autobus che si allontana percorrendo una rotonda e poi il viale verso il centro di Aberdeen. Faccio 2+2. Il telefono è rimasto a bordo! Provo a chiamarmi dal celulare UK. Squilla, squilla, squilla. Nessuno risponde.
A quel punto ho cominciato a correre. VERSO IL CAPOLINEA E OLTRE! Tra giacca, zaino, scarpe NON da corsa sembravo un caterpillar in discesa libera senza freni! Ma avrei raggiunto l'autobus al capolinea, alla stazione a qualunque costo! Avete presente quando state per perdere il volo in aeroporto? Ecco, uguale. Ma senza trolley.
Sono arrivato al capolinea del 27 quasi senza fiato, sudato come un vero maratoneta. Busso, l'autista mi apre. "Allo! Av iu faund e foun bai eni cians? Ai uos sat apsters in de front". E come per magia, l'autiere sfila dal taschino il mio telefono! E' stato come vincere la maratona di Aberdeen (se esistesse) in volata contro Carl Lewis (che le maratone non le correva). Gioa, tripudio, felicità! E il rafforzamento della consapevolezza che sti scozzesi mangeranno pure Mars fritti, ma se trovano un iPhone sull'autobus lo riconsegnano all'autista piuttosto che farlo sparire...

Ovviamente adesso ho la schiena che fa un male cane e il polpaccio destro di berillio, per non parlare delle caviglie, avendo corso con scarpe più simili a dei ferri da stiro che delle calzature da running... Con gli orari delle telefonate fatte nel tentativo di rintracciare il telefono e subito dopo averlo recuperato, ho stimato di aver corso come un pazzo per 15 minuti. Velocità media 12 km/h e alla fine pensavo che sarei morto tra le braccia dell'autista. Gebreselassie corre 42 chilometri (e 195 metri) ad una media intorno ai 20 km/h. Mi manca poco.

No comments:

Post a Comment