La distanza della maratona non venne subito standardizzata e fino alla maratona olimpica del 1924 essa ebbe diverse variazioni, comprese tra i 40 e i 42,75 chilometri. Nei primi anni la distanza della maratona era di circa 40 km, cioè la distanza tra Maratona ed Atene. La maratona olimpica del 1908, svolta a Londra, doveva originariamente partire dal Castello di Windsor e finire allo Stadio Olimpico, con un percorso di 26 miglia esatte (pari a circa 41.843 metri) a cui gli organizzatori aggiunsero 385 iarde (ossia circa 352 metri), in modo da porre la linea di arrivo davanti al palco reale. La distanza risultante fu in tal modo di 42.195 metri; tale distanza, dopo le successive edizioni dei Giochi del 1912 a Stoccolma e del 1920 ad Anversa, venne ufficialmente adottata nel 1921 dalla federazione mondiale di atletica e divenne ufficiale a partire dai successivi Giochi di Parigi del 1924.


 

Wednesday 25 May 2011

Aberdeen -> Berlino -> Harare

Quando mi sono imbarcato nell'impresa (per il sottoscritto) di correre una maratona, non avrei mai immaginato che sarebbe stato così difficile trovare il tempo per prepararsi adeguatamente. Sembra l'altro ieri quando vi ho scritto il primo messaggio annunciando le mie intenzioni. Beh, alla fine di questa settimana mancheranno esattamente quattro mesi al giorno della corsa. In tanti mi avete giustamente chiesto come stia procedendo l'allenamento. Allora, vediamo di fare il punto. Non ho percorso molti chilometri dal 16 maggio, giorno in cui ho ufficialmente cominciato a seguire il programma di allenamento. Sono andato a correre soltanto due volte rispetto alle quattro previste, anche se domenica ho giocato a Touch Rugby con dei colleghi e credo di aver fatto sufficiente attività fisica per motivare almeno quel giorno di rinuncia. Le gambe reggono bene, la schiena continua a dare i soliti dolori per i primi 15 minuti di corsa, la spalla fa male a giorni alterni. Non ho notato sostanziali differenze nel correre con la soletta rialzata sotto al piede destro, per assurdo sembra fare più differenza quando sono in piedi fermo piuttosto che quando mi sto muovendo. Vedremo che differenze ci saranno quando l'allenamento si intensificherà. 
Oggi però vorrei lasciare da parte l'ambito puramente tecnico di questa maratona. Piuttosto vorrei finalmente coinvolgere tutti voi attivamente nel cuore delle ragioni che mi hanno portato ad abbracciare con tanta passione una disciplina, quella della corsa, che ho sempre odiato profondamente. Le mie prima tragiche esperienze sul tapis roulant, il tanto tempo a disposizione mentre sei lì a fare una fatica bestiale pur restando sempre fermo mi ha fatto riflettere su quanto fosse un privilegio ciò che stessi compiendo. Tra qualche decina di anni il mio corpo non mi permetterà più di fare tutto ciò, magari mi sarà addirittura proibito a causa di problemi di cuore! Prima ancora della mia vecchiaia ho però pensato a tutti i miei coetanei che non hanno mai avuto la fortuna di poter correre, o quelli che tale fortuna l'hanno persa per strada a causa di un incidente o di una malattia. E i bambini... coloro ai quali è addirittura negata la libertà di vivere la propria infanzia liberamente, figuriamoci correre (per il puro piacere di farlo). In Gran bretagna poi è molto diffusa l'abitudine di correre per una causa, associandosi ad un'organizzazione con l'obiettivo di raccogliere un minino di fondi da destinare ad una determinata causa. Si va dai vari enti di ricerca alle ONG che operano all'estero, dai Flying Doctors che operano come volontari volando in giro per l'Africa alle associazioni di sostegno per i malati di AIDS. Ci sono decine se non centinaia di opportunità per poter correre per beneficienza. Sono organizzatissimi (se concedi l'autorizzazione, lo stato dona anche la percentuale che avrei avuto rimborsata dalle tasse per la stessa causa della donazione). Così ho
deciso che per ogni chilometro percorso avrei provato anche io ad offrire lo stesso brivido di vita a chi è meno fortunato del sottoscritto. Da qualche mese a questa parte sto quindi trasferendo 71€ al mese su un conto corrente separato, in modo tale da raggiungere la cifra di 421,95€ entro il 25 settembre, 10€ per ogni chilometro che percorrerò a Berlino. Ma non mi sono fermato qui... Ho riflettuto a lungo su un altro privilegio del quale godo in maniera poco consapevole: quello della buona salute. Che significa anche buon cibo, per quanto se è stato troppo nel mio caso e per troppi anni della mia vita. Così ho deciso che avrei anche raccolto 10€ per ogni chilo perso dai fatidici 99,9 (arrotondati a 100 ma SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per questa circostanza). La bilancia non mente, sono ancora fermo a 89 chili ma conto di scendere almeno a 85 per quando sarò sulla linea di partenza. E infine gli spiccioli... quelli che un commerciante di Roma un annetto fa mi diede di resto. Erano tutte monetine di piccolo taglio. Me ne diede troppe e provai a restituirgli il dovuto. La sua risposta mi lasciò interdetto: "Se li tenga che tanto sono inutili". Per quanto mi sforzi di ricordare, non so di nessuno che abbia mai associato un tale termine ai soldi. Non fondamentali, a volte superflui per essere felici davvero, ma inutili mai. Comprendo che le monetine da 1, 2 e 5 centesimi siano piuttosto scomode e che realisticamente siano in pochi a utilizzarle davvero. Mettine però insieme tante, magari tantissime, e a 1€ ci si arriva, comunque, no? Inutili... Assurdo! Allora ho cominciato a scaricare dalle tasche in un barilotto tutte le monetine di piccolo taglio da 1, 2 e 5 centesimi raggranellando un piccolo gruzzolino, pesante e voluminoso nonchè di poco valore. Ma non inutile!

ED E' QUI CHE ENTRATE VOI IN GIOCO!

Quando mi sono domandato a chi avrei donato questi soldi ho avuto pochi dubbi. Tanti di voi sapranno che esiste una ONLUS che porta il nome di mio nonno. Tale associazione sostiene da anni l'operato di mio zio Carlo in Zimbabwe. Delle tante splendide cose fatte negli anni dal 1996 in poi, una di queste è il villaggio San Marcellino di Harare, creato per dare rifugio agli innumerevoli bambini orfani, vittime di violenze e malati di AIDS che il paese da tempo "produce" senza soluzione di continuità. Per questi bambini l'accoglienza stessa al
San Marcellino diventa un piccolo miracolo al quale ho deciso di contribuire. E mi domando se... lo vogliate fare anche voi! Io corro 42 chilometri (e 195 metri) a Berlino, loro correrranno quanti chilometri non si sa, ma giù ad Harare! Che sia poco o che sia tanto, mica importerebbe. E' OVVIO che non uno spicciolo di ciò che eventualmente mi offrireste andrebbe verso le spese per la mia presenza a Berlino, sarebbe tutto destinato ai piccoli in Zimbabwe. Per dare garanzia di trasparenza, ho preparato un foglio Excel che sarà sempre accessibile dal blog e che allegherò alle email ogni mese con il riassunto delle donazioni, così da poterne tenere traccia e creare magari l'effetto valanga. Uno mette una moneta, uno ne mette un'altra e via così! Ho già ricevuto due donazioni, 50€ da parte di un comandante con il quale volo che si è appassionato alla mia vicenda (umana...), l'altro da un amico carissimo che di correre proprio non ne ha voglia e mi ha dato altri 50€ perché a farlo sia io per entrambi. Secondo me sono stati fin troppo generosi, io mi accontenterei anche di una manciata di monetine, non importa il singolo ma ciò che si raccoglie collettivamente e soprattutto lo spirito con il quale si partecipa!

- Avete barattoli di spiccioli che giacciono inutilizzati, pieni di quelle INUTILISSIME monetine da 1, 2 e 5 centesimi (a contarli ci penso io, a cambiarli avrei il mio uomo di fiducia)?
- Avete voglia di perdere un po' di peso e quantificare il vostro dimagrimento in €?
- Avete voglia di correre anche voi qualche chilometro, tenere un diario della distanza percorsa da adesso al 25 settembre e restituire al sottoscritto una cifra corrispondente a ciò che volete voi (anche 1 centesimo ogni 10 chilometri va bene)?
- O volete semplicemente mandare me allo sbaraglio, ma con le tasche piene come hanno fatto i primi due?

Ho anche pensato che a una settimana dalla maratona potrei cominciare a fare girare delle quote sul sottoscritto. Arriverò al traguardo? Sarò classificato tra i primi 20.000? Vi concederò anche la possibilità scommettere sul mio piazzamento davanti a tutti, credo che per quello le quote si aggireranno intorno a cifre elevate all'ennesima potenza. Ma chi non risica non rosica...

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